Non trovi più personale in magazzino? Ecco come un WMS può darti respiro

C’è un’emergenza silenziosa che sta mettendo in difficoltà sempre più responsabili logistici: la carenza cronica di personale nei magazzini. Trovare addetti è diventato complicato, formarli è un investimento a rischio, e trattenerli spesso si rivela impossibile. Non si tratta più di una semplice fase ciclica o di una difficoltà stagionale: è un cambiamento strutturale che sta colpendo tutti, dai piccoli operatori locali alle grandi piattaforme logistiche. La verità è che il lavoro in magazzino oggi non è più percepito come attrattivo. La fatica fisica, i turni irregolari, il clima (troppo freddo d’inverno, troppo caldo d’estate) e la scarsa prospettiva di crescita lo rendono poco competitivo rispetto ad altri settori. 

Chi riesce a trovare personale, spesso lo perde dopo poche settimane. Chi investe nella formazione, si ritrova a dover ripartire da zero. E le agenzie interinali non sono più una soluzione efficace, perché anche loro faticano a proporre profili affidabili. In questo scenario, continuare a insistere sulla ricerca di nuove risorse rischia di essere una battaglia persa in partenza. È il momento di cambiare prospettiva: non si tratta solo di trovare più persone, ma di fare di più con quelle che hai. 

Più persone o meno errori? Cambiare prospettiva

Di fronte alla mancanza di manodopera, la reazione più istintiva è cercare nuove risorse. Ma se il mercato non offre candidati, o quelli disponibili non restano, continuare a cercare non è una strategia: è accanimento. In molti magazzini la vera soluzione non è aumentare la forza lavoro, ma ridurre lo spreco di quella che già c’è. 

Quando parliamo di “fabbisogno operativo”, infatti, ci riferiamo non solo al numero di persone necessarie per svolgere un’attività, ma a quanto quelle persone sono messe in condizione di lavorare bene.

E oggi, in troppi magazzini, l’organizzazione non aiuta: layout poco funzionali, ordini scritti a penna, istruzioni non aggiornate, errori di picking, referenze duplicate, movimentazioni inutili. A volte, tre persone fanno il lavoro che una sola potrebbe completare se avesse strumenti migliori.

Un esempio ricorrente? Lonboarding dei nuovi assunti. Senza strumenti digitali, ogni nuova risorsa richiede giorni – se non settimane – di affiancamento prima di essere minimamente autonoma. 

E ogni errore di un nuovo operatore, inevitabile nei primi tempi, si trasforma in ritardi, resi e reclami. Il risultato è un paradosso: si cercano nuovi operatori per colmare l’inefficienza, ma l’inefficienza aumenta proprio a causa della rotazione continua del personale. 

Cambiare prospettiva, allora, significa iniziare a chiedersi: “In quali attività sto sprecando tempo e persone? 
E soprattutto: 

“Come posso ridurre la complessità del mio magazzino, invece di caricarlo su nuove assunzioni?” 

È in questa domanda che si apre lo spazio per il supporto di un WMS evoluto: un alleato che non sostituisce le persone, ma le aiuta a lavorare meglio – e più a lungo – all’interno di un sistema sostenibile. 

Il contributo concreto di un WMS

Un software WMS ben progettato non è solo uno strumento per “gestire il magazzino”: è una leva concreta per ridurre il fabbisogno di manodopera, accelerare l’operatività quotidiana e aumentare la stabilità del personale. In uno scenario in cui trovare risorse è sempre più difficile, un sistema come Sigep Logistics può letteralmente fare la differenza tra tenere il passo o restare indietro. 

  1. Riduzione degli errori (e quindi del personale necessario per correggerli)

Con un WMS, le attività vengono tracciate, guidate e validate in tempo reale. Questo significa meno picking sbagliati, meno spedizioni da rifare, meno rilavorazioni. Ogni errore evitato è un operatore risparmiato. In un magazzino medio, anche solo il 10% in meno di errori può liberare l’equivalente di un paio di unità lavorative. 

  1. Onboarding rapido: da inesperto a operativo in pochi giorni

Sigep Logistics guida passo dopo passo l’operatore nelle sue attività, tramite dispositivi mobile, terminali RF o interfacce touch. Questo consente a un nuovo assunto di essere produttivo già dal secondo giorno, senza dover imparare tutto a memoria o dipendere da un collega più esperto. Il sistema lo guida, lo controlla e lo aiuta a imparare facendo. 

delle aziende della logistica e supply chain sta sperimentando una carenza significativa di forza lavoro
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di aumento dei tempi di evasione degli ordini a causa della carenza di personale
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delle aziende ha subito interruzioni della supply chain direttamente imputabili alla mancanza di operatori di magazzino
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  1. Task più semplici, più veloci, più sicuri

Ogni operazione è ottimizzata: il sistema calcola i percorsi migliori, assegna le missioni in base alla prossimità, e riduce al minimo le doppie movimentazioni. Un operatore non perde tempo a cercare la merce, non si confonde tra articoli simili e non si affatica inutilmente. Meno fatica = meno turnover. 

  1. Il lavoro diventa più “digitale” e quindi più attraente

Un WMS cambia anche la percezione del ruolo operativo. Non si tratta più di “andare a spostare pacchi”, ma di gestire una parte di un processo digitale ben strutturato. Questo può rendere il lavoro più interessante, soprattutto per le nuove generazioni, più abituate a lavorare con schermi e app che con carta e penna. 

Con un WMS come Sigep Logistics, non si risolve solo un problema software: si risolve un problema organizzativo e strategico. E quando non puoi assumere di più, lavorare meglio diventa l’unica vera alternativa. 

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