Sebbene la gestione della banchina sia sempre un passaggio delicato, con l’arrivo delle alte temperature estive assume un ruolo ancora più critico. Questo spazio di transizione tra trasporto e stoccaggio, se non gestito in modo efficiente, può diventare il punto di vulnerabilità dell’intera catena del freddo. Anche brevi soste o rallentamenti possono compromettere la conservazione e la conformità dei prodotti. Per questo, è fondamentale adottare un approccio strutturato, che integri soluzioni digitali e procedure operative rigorose.
La banchina come anello vulnerabile della catena del freddo
Il tratto tra l’apertura del portellone del camion refrigerato e l’ingresso della merce nella cella frigorifera è un intervallo temporale estremamente sensibile. Durante questa fase, anche variazioni minime di temperatura possono influire sulla sicurezza microbiologica e sulla shelf life dei prodotti, in particolare nel settore alimentare e farmaceutico. La mancata gestione puntuale di questo intervallo può comportare non solo perdite economiche, ma anche rischi normativi e reputazionali.
Come trasformare la banchina da punto critico a leva di efficienza
1. Monitoraggio della temperatura su primo e ultimo pallet
È fondamentale rilevare la temperatura sui primi e ultimi colli scaricati, al fine di verificare l’uniformità del mantenimento termico durante il trasporto. Tali dati, raccolti con termometri a sonda o integrati nei palmari, vengono automaticamente archiviati dal sistema WMS e resi disponibili per audit o controlli di qualità.

2. Movimentazione assistita tramite palmari RF
L’utilizzo di palmari in radiofrequenza consente una gestione operativa efficiente e sicura. Gli operatori possono identificare il prodotto, validarne le informazioni (lotto, scadenza, quantità) e indirizzarlo verso la destinazione corretta all’interno del magazzino, riducendo i tempi di esposizione a temperatura ambiente.
3. Etichettatura univoca e tracciabilità in tempo reale
Ogni unità logistica viene identificata mediante un’etichetta con codice univoco, che permette di associare tutte le informazioni relative al prodotto (lotto, temperatura, data di arrivo) e ne garantisce la completa tracciabilità durante tutto il ciclo logistico.
4. Pianificazione dinamica degli ingressi
In estate è importante non solo gestire correttamente i flussi, ma ottimizzare la sequenza degli scarichi in base a priorità logistiche. Un WMS avanzato consente di impostare regole di ingresso basate su parametri come il tipo di merce, la disponibilità delle celle frigorifere e la durata massima consentita fuori frigo.
5. Gestione digitalizzata della documentazione sanitaria
Per i prodotti soggetti a certificazione sanitaria, è essenziale che il sistema gestionale sia in grado di associare in automatico i certificati ai lotti o ai pallet corrispondenti. Ciò garantisce maggiore efficienza e conformità normativa durante eventuali ispezioni o richieste di verifica.
Perché ogni minuto fuori frigo pesa di più d'estate
Durante la stagione estiva, i margini di tolleranza si assottigliano. Una gestione digitalizzata e strutturata della banchina permette non solo di preservare l’integrità del prodotto, ma anche di aumentare l’efficienza complessiva delle operazioni. La vera differenza si gioca nella capacità di intervenire rapidamente e di documentare ogni fase del processo.
Frigoscandia e l'integrazione del WMS Sigep Logistics
Un esempio significativo è rappresentato da Frigoscandia, azienda attiva nella logistica a temperatura controllata, che ha implementato Sigep Logistics WMS per ottimizzare la gestione della propria banchina estiva.
Grazie all’integrazione del sistema Sigep Logistics WMS, Frigoscandia ha potuto trasformare la propria banchina da semplice punto di transito a nodo strategico perfettamente controllato.
Oggi gli operatori, dotati di palmari RF, eseguono il controllo della merce direttamente sulla banchina, verificando in tempo reale temperatura, lotti e quantitativi ricevuti.

Al termine di queste operazioni, ogni pallet viene etichettato con un codice univoco, che ne consente la tracciabilità continua per tutta la permanenza in magazzino. La rilevazione della temperatura, grazie all’automazione, è diventata un’attività sistematica e digitalizzata, eliminando la variabilità tipica dei controlli manuali. Inoltre, il sistema assegna in automatico la destinazione ottimale per ciascun collo, tenendo conto della tipologia di prodotto, della saturazione delle celle e delle regole personalizzate impostate dall’azienda.
Questi accorgimenti hanno portato a un miglioramento tangibile: maggiore velocità di gestione degli ingressi, drastica riduzione delle non conformità e una documentazione sempre pronta per qualsiasi controllo.
Il caso Frigoscandia evidenzia come la digitalizzazione della banchina non sia un lusso, ma una leva competitiva essenziale per chi opera nella logistica del freddo, soprattutto nei momenti in cui il margine di errore si riduce al minimo.